Tumore al seno – Cos’è

Il tumore al seno, o carcinoma della mammella, è la neoplasia più diffusa nella popolazione femminile, sia nei Paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo. Tecnicamente è una moltiplicazione incontrollata di cellule della mammella, in cui il DNA risulta “danneggiato”; l’insieme di queste cellule forma la massa tumorale. I tumori benigni (noduli chiamati fibroadenomi o cisti) sono molto più frequenti di quelli maligni e non evolvono quasi mai nella forma pericolosa. Sono soggetti alle variazioni ormonali e di solito basta tenerli sotto controllo: rimangono nel tessuto mammario e in pochi casi i medici decidono di asportarli. I tumori maligni sono genericamente definiti carcinomi. È importante però sapere che non tutti i carcinomi progrediscono o danno metastasi. Quelli più pericolosi sono detti “infiltranti” o “invasivi”: significa che possono invadere gli altri organi, sia quelli vicini al seno sia quelli distanti. Le loro cellule, infatti, possono entrare nei circoli sanguigno e linfatico e diffondersi.

Piuttosto che di tumore al seno, è più corretto parlare di tumori al seno poiché ne esistono di diversi tipi. Nella maggior parte dei casi (70-80%), il tumore al seno origina dalle cellule dei dotti lattiferi, i sottili canali che trasportano il latte al capezzolo, e per questo vengono chiamati carcinomi duttali; alcuni (circa il 10-15%) nascono invece nei lobuli, le piccole strutture che producono il latte, e vengono chiamati carcinomi lobulari. Non sono tumori aggressivi, ma entrambi – soprattutto il carcinoma duttale in situ – possono evolvere nel tempo verso la forma infiltrante. Un piccolo numero di tumori, infine, origina dalle cellule di altri tessuti che si trovano nel seno. Se il tumore resta confinato lì dove origina si dice tumore non invasivo, o in situ. Se, invece, il tumore invade anche i tessuti del seno circostanti, si parla allora di tumore infiltrante o invasivo. Da sola, questa distinzione non basta per stabilire l’aggressività del tumore e la prognosi, che dipende da tanti fattori, come la sua grandezza, il coinvolgimento o meno dei linfonodi, le caratteristiche molecolari.

 

Casi di tumore al seno ogni 100 mila donne (Banca dati Airtum – Itacan, media annua per gli anni 2006-2009 su dati raccolti dai 38 Registri dei tumori)

Fonte: europadonna.it